Articolo Benessere Salute
Allenarsi con il Kobudo freccedomenica 22 settembre 2013      


A differenze delle altre arti di combattimento marziale giapponese quella della armi di Okinawa, chiamata anche Kobudo o Kobujutsu, non prevede l'utilizzo delle armi tipiche del samurai, e cioè la Katana, l'arco e la lancia, ma l'utilizzo di normali utensili per lavorare i campi che all'occorrenza potevano essere utilizzati come arma. I contadini di Okinawa utilizzavano per la loro difesa dei semplici oggetti agricoli, come il bo, bastone lungo, o il kama, falcetto per tagliare il riso. Tutti questi attrezzi avevano un duplice utilizzo, in tempi di pace erano normali attrezzi da lavoro, ma in caso di aggressione i contadini diventavano guerrieri abilissimi nell'uso dell'utensile che generalmente usavano per il lavoro.

Le armi di Okinawa a differenza di quelle da samurai erano esclusivamente difensive, in quanto la stessa indole degli abitanti delle isole che si trovavano a Sud del Giappone era pacifico, e se avevano trasformato i loro utensili in armi fu solo per difendersi dalle angherie nipponiche. Ogni villaggio si specializzava in una arma e si dedicava a essa in segreto, in modo da non destare sospetto nei confronti dei samurai ed essere pronti all'occorrenza ad alzare uno scudo di difesa che avrebbe protetto la terra che coltivavano.

Le varie tecniche di difesa che venivano studiate nei vari villaggi furono riunite insieme da vari maestri di karate, che combinarono le tecniche della 'mano vuota', anch'esse di Okinawa, a quelle delle armi dell'isola, in modo da creare uno stile di difensivo complessivo sia di armi che di tecniche a mani nude. La pratica del Kobudo fu portata nel XX secolo anche in Giappone, dove fu annoverata tra le arti marziali dell?impero,l cosa che prima non era stata fatta perché le tecniche di difesa e di attacco delle armi di Okinawa non erano considerate dai samurai delle tecniche marziali bensì delle tecniche rudimentali e improvvisate di contadini in armi.

In realtà, come spiegato precedentemente, il Kobudo veniva studiato di nascosto ed ogni villaggio aveva la sua arma, in modo che ognuno si specializzasse nel kama, il falcetto che veniva usato a coppia o per tagliare le fasce di riso o per combattere, il bo, il bastone lungo, che veniva utilizzato per portare i secchi o per difendersi dalle spade dei samurai, il nunchaku, utilizzato per battere il riso o per difendersi dagli invasori, e il sai, pugnali a tre punte, utilizzati come fermo per l'aratro e all'occorrenza come armi letali (per maggiori approfondimenti consigliamo l’uscita numero 20 della rivista InStoria, dedicata al Giappone). ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Christian  Vannozzi - vedi tutti gli articoli di Christian  Vannozzi



Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su:


 

Ricetta del giorno
Insalata con feta e polpa di granchio
Lavare la menta, asciugarla, staccare le foglie dal rametto e tritarle. Versare lo yogurt in una ciotola con il succo di limone, l’olio, sale, pepe e ....
Arredamento Attrezzi Benessere Decorazioni Elettricità Fai da te Famiglia Finanza familiare Grandi elettrodomestici Idraulica Materiali Muratura Piccoli elettrodomestici Riciclo Riscaldamento Salute Tempo libero




Articoli correlati

Le erbe: Avena ed Ortica - martedì 24 dicembre 2013
Le erbe trattate in questo articolo, sono l’Avena e l’Ortica. Avena: famiglia: Graminaceae genere: Avena specie: Sativa Avena sativa (Avena comune) Dove vive: l’avena viene coltivata nei campi dalla pianura e fino ai monti. Seminata ad inizio ........

I fiori di Bach – Agrimony - mercoledì 26 febbraio 2014
<b>Agrimonia (Agrimonia eupatoria) L’Agrimony (Agrimonia) </b>trova il suo habitat in Europa, Asia ed Africa, e cresce nei campi, sugli argini dei corsi d’acqua, sui cigli delle strade. Da maggio ad ottobre, è facilmente visibile ed individuabile, ........

Stress da post-vacanza? Rimediamo... - lunedì 9 settembre 2013
Le ferie son finite e con esse anche i meravigliosi giorni di riposo. Ci siamo goduti un po’ di più la famiglia, abbiamo visitato luoghi ricchi di storia e di cultura, o più semplicemente ci siamo esposti ai raggi del sole come lucertole insonnolite. ........

I fiori di Bach - Come agiscono - lunedì 10 febbraio 2014
<b>Per cercare di capire come agiscono</b>, in maniera positiva, le essenze floreali, si parte dal concetto che in ogni forma vivente circola un’energia, una forza vitale. Questa energia, non è misurabile, visibile e toccabile, ma esiste, ........

Le erbe: Sedano, Prezzemolo e Carciofo - giovedì 19 dicembre 2013
In questo articolo, tratteremo erbe come il Sedano, il Prezzemolo ed il Carciofo. Sedano: famiglia: Umbelliferae (Apiaceae) genere: Apium specie: Graveolens nome scientifico: Apium graveolens Dove vive: si coltiva negli orti e nei ........



Ricetta del giorno
Polpette di miglio
Lavate bene e tritate finemente la carota, la cipolla, il sedano e le erbe aromatiche, tenendole separate le une dalle altre.
Fate soffriggere ....



 articolo Benessere Salute
Allenarsi con il Kobudo freccedomenica 22 settembre 2013      

A differenze delle altre arti di combattimento marziale giapponese quella della armi di Okinawa, chiamata anche Kobudo o Kobujutsu, non prevede l'utilizzo delle armi tipiche del samurai, e cioè la Katana, l'arco e la lancia, ma l'utilizzo di normali utensili per lavorare i campi che all'occorrenza potevano essere utilizzati come arma. I contadini di Okinawa utilizzavano per la loro difesa dei semplici oggetti agricoli, come il bo, bastone lungo, o il kama, falcetto per tagliare il riso. Tutti questi attrezzi avevano un duplice utilizzo, in tempi di pace erano normali attrezzi da lavoro, ma in caso di aggressione i contadini diventavano guerrieri abilissimi nell'uso dell'utensile che generalmente usavano per il lavoro.

Le armi di Okinawa a differenza di quelle da samurai erano esclusivamente difensive, in quanto la stessa indole degli abitanti delle isole che si trovavano a Sud del Giappone era pacifico, e se avevano trasformato i loro utensili in armi fu solo per difendersi dalle angherie nipponiche. Ogni villaggio si specializzava in una arma e si dedicava a essa in segreto, in modo da non destare sospetto nei confronti dei samurai ed essere pronti all'occorrenza ad alzare uno scudo di difesa che avrebbe protetto la terra che coltivavano.

Le varie tecniche di difesa che venivano studiate nei vari villaggi furono riunite insieme da vari maestri di karate, che combinarono le tecniche della 'mano vuota', anch'esse di Okinawa, a quelle delle armi dell'isola, in modo da creare uno stile di difensivo complessivo sia di armi che di tecniche a mani nude. La pratica del Kobudo fu portata nel XX secolo anche in Giappone, dove fu annoverata tra le arti marziali dell?impero,l cosa che prima non era stata fatta perché le tecniche di difesa e di attacco delle armi di Okinawa non erano considerate dai samurai delle tecniche marziali bensì delle tecniche rudimentali e improvvisate di contadini in armi.

In realtà, come spiegato precedentemente, il Kobudo veniva studiato di nascosto ed ogni villaggio aveva la sua arma, in modo che ognuno si specializzasse nel kama, il falcetto che veniva usato a coppia o per tagliare le fasce di riso o per combattere, il bo, il bastone lungo, che veniva utilizzato per portare i secchi o per difendersi dalle spade dei samurai, il nunchaku, utilizzato per battere il riso o per difendersi dagli invasori, e il sai, pugnali a tre punte, utilizzati come fermo per l'aratro e all'occorrenza come armi letali (per maggiori approfondimenti consigliamo l’uscita numero 20 della rivista InStoria, dedicata al Giappone). ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Christian  Vannozzi - vedi tutti gli articoli di Christian  Vannozzi





Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su
 
Condividilo su: